Il Decreto Legge numero 105 del 23 Luglio 2021, è entrato in vigore venerdì 6 Agostoo.
Vediamo come deve comportarsi un titolare di business center, coworking e spazi flessibili in generale, in presenza di un evento aggregativo in aula.
Cos’è il Green Pass?
La certificazione verde Covid-19 è una certificazione digitale emessa dal Ministero della Salute che permette, tra l’altro di accedere a strutture dove si svolgono eventi.
Come si ottiene il Green Pass?
Per poter scaricare la certificazione verde è necessario aver ricevuto via email o sms il codice per:
– avvenuta vaccinazione
– test negativo molecolare o antigenico rapido eseguito entro le 48 ore
– guarigione da Covid-19 con validità 6 mesi.
Lo si può scaricare dalle App Io e Immuni, dal sito dgc.gov.it con tessera sanitaria o identità digitale.
Cosa contiene il Gree Pass?
Il Green Pass è un pdf che può essere salvato nel proprio smartphone o tablet, stampato in forma cartacea per essere mostrato ogni volta che risulta necessario. Comprende un QR code (codice a barre bidimensionale) con firma digitale del Ministero della Salute, il nome e cognome del titolare, la sua data di nascita, il codice univoco di identificazione. I campi sono in italiano e lingua inglese.
Come può essere verificato?
La verifica del Green Pass può avvenire molto rapidamente e semplicemente in Italia attraverso l’app Verifica C19. L’applicazione può essere installata su tablet e smartphone, opera anche offline ed è gratuita. Cosa fa nel dettaglio:
– verifica l’autenticità e la validità della certificazione evidenziando il nome e cognome del titolare e la sua data di nascita
– non memorizza informazioni personali.
Il Green Pass negli eventi in aula
Visto cosa è il Green Pass e come funziona, vediamo da dove deriva l’obbligo di presentarlo in spazi di lavoro flessibili e quando presentarlo.
L’articolo 3 del DL 105 del 23/07/2021 dispone che in zona bianca, l’accesso a convegni e congressi sia consentito solo previa presentazione della certificazione verde (il Green Pass resta valido anche in zona identificata con colore giallo, arancione e rosso, se i servizi sono consentiti). Per i gestori di spazi eventi si presenta il dubbio di comprendere quando un evento “in aula”, un evento di aggregazione, sia da considerare convegno o congresso e se tutti gli eventi che si riferiscono a corsi e formazione rientrano nella sfera dei convegni.
In poche parole un evento qualunque che sia di 4 o di 5 persone è certamente da escludersi dai convegni o con questi termini si volevano intendere tutti gli eventi aggregativi senza un limite numerico?
Cosa deve fare il titolare dello spazio eventi?
Chi gestisce uno spazio di lavoro flessibile che offre spazi per convegni e congressi, già nella fase di preventivazione di un evento e poi in quella di ordine e conferma, deve richiamare l’obbligo di chiedere il Green Pass per tutti i presenti all’evento, la mancanza o la non presentazione ne impedirà l’ingresso nella struttura. Il gestore deve inoltre evidenziare all’organizzatore dell’evento che l’onere del controllo del Green Pass è a sua cura o tramite suo personale dipendente è tramite società terza incaricata.
La richiesta di un documento di identità, abbinato al controllo del QR code del Green Pass è facoltativa.
La legge dispone per violazioni delle sanzioni pecuniarie comprese tra i 400 ed i 1.000 euro, se ripetute in tre giorni diversi, è possibile anche la chiusura fino a 10 giorni dell’attività.
Altri obblighi
E’ giusto ricordare che l’introduzione del Green Pass non fa decadere gli obblighi già previsti a tutela della salute delle persone e con finalità di prevenzione. Da ricordare che negli spazi eventi e all’interno delle strutture vige l’obbligo dell’utilizzo della mascherina, è necessario rispettare il distanziamento tra gli ospiti, garantire il periodico ricambio d’aria e periodica sanificazione delle mani. La già nutrita cartellonistica informativa va integrata con adeguato cartello che ricorda l’obbligo di accesso negli spazi con Green Pass.
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